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Condividere la Casa senza entrare nello stesso stato di Famiglia

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Un Terzo degli Italiani vive da solo in Case troppo grandi

Oggi un terzo degli italiani vive da solo e le case disponibili sul mercato molto spesso sono troppo grandi per un solo inquilino.

La Casa delle Famiglie Italiane ha 2 o 3 Camere da letto ed è comoda per ospitare 4 o 5 persone, essa rappresenta qualcosa di più di un semplice tetto ed accompagna la vita delle persone che la abitano per diverse generazioni.

Col tempo però la casa si svuota, oggi i figli vanno a studiare o lavorare fuori e i genitori rimangono in una casa troppo grande per le loro esigenze e a volte anche troppo costosa da mantenere.[/vc_column_text][vc_column_text]

Gli Over 60 vivono spesso da soli in case grandi e dispendiose.

Sono ormai 3,5 milioni gli Over 60 che abitano in una casa da soli con problematiche depressive legate alla solitudine.

Una ricerca effettuata negli Stati Uniti ha dimostrato che farsi compagnia condividere la giornata con qualcuno crea un benessere psicofisico e può portare ad un allungamento della vita anche di 10 anni.[/vc_column_text][vc_column_text]

Affittare una o più stanze della propria casa aiuta l’equilibrio psicologico e finanziario.

Una opportunità per ridurre le spese e mantenere un ambiente vitale è quello di affittare una o più stanze della casa a persone che per ragioni di lavoro o di studio si trovano nella nostra città.

La soluzione di condividere la propria abitazione è da sempre una opportunità molto sfruttata all’estero, mentre in Italia è stata fino ad ora utilizzata soltanto dagli studenti nelle città universitarie, le cose però stanno cambiando velocemente, le difficoltà economiche di molte persone sia giovani sia anziane hanno portato all’aumento vertiginoso di offerte di condivisione immobili e il web si è popolato di siti internet specializzati in questa attività.[/vc_column_text][vc_column_text]

La legge permette di avere distinte famiglie anagrafiche tra persone che coabitano se tra i componenti delle due famiglie non vi sono i predetti vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela ed anche semplici vincoli affettivi. 

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La Condivisione della Casa per essere in compagnia.

Il fenomeno della condivisione però non è soltanto legato alle mutate condizioni economiche ma il alcuni casi ha motivazioni anche sociali e psicologiche.

Si è riscontrato infatti che alcune offerte di condivisione sono spinte dal desiderio di ritrovare un ambiente vivo e comunicativo nella propria abitazione, pensiamo a quelle coppie o persone sole che vivono con difficoltà la lontananza dei figli o dei parenti e che cercano nella condivisione una sorta di ricostruzione del nucleo familiare.[/vc_column_text][vc_column_text]

La Condivisione della Casa per avere spazi più grandi in cui vivere.

Chi sperimenta la condivisione della casa lo fa anche per sfuggire alla oppressiva dimensione del monolocale.

Chi ha un budget limitato di spesa infatti può permettersi o una casa molto piccola ad uso esclusivo o una casa grande da condividere.

Chi decide di sperimentare la condivisione di un immobile lo fa anche per conquistare una maggiore qualità dell’abitare

Con una casa in condivisione è possibile scegliere con maggiore autonomia finanziaria la zona in cui vivere, il vicinato, la disponibilità dei servizi essenziali la salubrità degli ambienti e l’idoneità degli spazi. [/vc_column_text][vc_column_text]

Aumentano gli annunci immobiliari di case in condivisione

I principali siti di annunci immobiliari hanno evidenziato negli ultimi mesi un aumento importante delle inserzioni di offerta stanze in case condivise, principalmente ad offrire la possibilità di coabitazione sono donne questo a dimostrare la superiore capacità del mondo femminile all’adattamento alla socialità e alla complicità tra donne.[/vc_column_text][vc_column_text]

Il Contratto di Locazione di Porzione d’Immobile

Una delle migliori soluzioni per affittare una o più stanze della propria casa è quella di utilizzare un Contratto di locazione di Porzione d’Immobile.

La locazione parziale non è un contratto tipo affittacamere, in effetti non è neanche una particolare tipologia di contratto, ma semplicemente una modalità di affitto che può essere utilizzata sia con il classico contratto libero 4+4 ma anche con quello concordato 3+2 o con quello transitorio fino a 18 mesi.

Quindi la Locazione Parziale d’Immobile non deve essere confusa con la Locazione di Posto Letto.

Naturalmente l’affitto della porzione di Casa può essere con arredamento compreso o senza arredamento, per quanto riguarda le utenze, la tassa sui rifiuti e gli oneri condominiali, quasi sempre sono calcolati in modo forfettario in base alle persone che occupano la porzione di casa, naturalmente tali importi non concorrono a fare reddito e non andranno dichiarati nelle registrazione fatta all’Agenzia delle Entrate in quanto rappresentano dei costi di utilizzo.

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Con il Contratto di Locazione Parziale è possibile richiedere la Residenza

Anche se l’affitto è parziale, cioè per una sola parte dell’abitazione, l’inquilino potrà richiedere la residenza senza entrare nello stesso Stato di Famiglia del Locatore. I modelli di richiesta di residenza rilasciati dai Comuni riportano tra le domande anche quella se esistono rapporti di parentela tra chi abita nella stessa casa, in mancanza di rapporti di parentela, Inquilino e Locatore rimarranno distinti in due nuclei famigliari diversi.

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“Per Famiglia anagrafica si intende un insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti ed aventi dimora abituale nello stesso comune” (art. 4, primo comma, d.p.r. n. 223/1989).

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