3 Segreti per farsi ridurre il Canone di Affitto

 

 
Scopriamo insieme come chiedere la riduzione o la sospensione del Canone di Affitto in completo accordo con il proprietario, in ultimo troverai invece alcuni segreti per far in modo che il locatore recalcitrante si convinca.

Il Peso dell’Affitto durante il Coronavirus

A causa del Covid-19 tutta la popolazione ha avuto una sensibile diminuzione e in qualche caso un completo azzeramento delle capacità economiche. Non poter uscire e non poter esercitare liberamente la propria attività o professione ha reso particolarmente pesante il sostenimento degli obblighi presi, i canoni di locazione abitativi e gli affitti commerciali sono diventati un problema o lo diventeranno presto.

Non è possibile sospendere i pagamenti dell’affitto

Molte case sono state prese in locazione come seconda abitazione e oggi non è più possibile utilizzabili, la mancanza di lavoro ha reso poco sostenibili i canoni di affitto, la locazione delle case e l’affitto dei locali commerciali sono diventati un peso enorme sul bilancio economico di tutti noi.

Per legge non è possibile sospendere autonomamente i pagamenti del canone, il rischio è quello di esporsi ad una causa di sfratto a quanto meno ad una conflittualità con il proprietario locatore.

Perché Conviene trovare un accordo tra Proprietario e Inquilino

Nel caso degli affitti commerciali oggi in piena crisi Coronavirus c’è l’impossibilità a servirsi della cosa locata, nel caso delle locazioni abitative invece gran parte della popolazione è ferma a casa senza possibilità di lavorare e guadagnare. Il Mercato Immobiliare attualmente  è fermo, quindi anche liberando l’immobile non si avrebbe la possibilità di poterlo ricollocare nel breve periodo, perciò è conveniente sia per l’inquilino e sia per il proprietario addivenire ad un accordo di riduzione del canone di locazione o sospensione temporanea dello stesso.

Accordo di Riduzione Canone di Locazione:

Questo tipo di modifica al contratto originario non costituisce nuovo contratto e non deve necessariamente essere comunicato all’Agenzia delle Entrate ma per dare certezza all’atto e per ottenere una minore tassazione dei redditi percepiti è opportuno procedere alla registrazione dell’integrazione del contratto originario.
La durata contrattuale non cambia e pertanto la riduzione non costituisce novazione contrattuale e la scadenza della locazione rimane invariata.

L‘Accordo di Riduzione e l’Agenzia delle Entrate

L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che l’accordo di riduzione del canone non è soggetto a imposta di bollo ne a tassa di registro anche se non è stata scelto il regime di cedolare secca. Infatti la Risoluzione n° 60/E chiarisce che <<Deve, quindi, escludersi la riconducibilità dell’accordo di riduzione del canone tra gli eventi che devono obbligatoriamente essere portati a conoscenza dell’Amministrazione finanziaria secondo le modalità di cui all’articolo 17 del TUR.>>
Per comunicare la riduzione dell’affitto all’Agenzia delle Entrate si utilizza il Modello 69 che può essere inviato all’ufficio a mezzo mail oppure consegnato fisicamente quando gli uffici riapriranno.
 

Scarica il Modello di accordo per ridurre il Canone di affitto: 



 

 

Istanza di Mediazione

Nel caso in cui il proprietario dell’immobile non volesse trovare un accordo è possibile rivolgere un’istanza di mediazione presso un Organismo di Conciliazione abilitato.

Con questa modalità è possibile tentare un accordo economico attraverso professionisti della mediazione e legali che in fase stragiudiziale tentano un componimento.

Se non è possibile trovare un accordo di riduzione o sospensione temporanea del canone di locazione allora è possibile utilizzare alcune motivazioni rafforzative

Tre segreti per poter chiedere ed ottenere la riduzione dell’Affitto

  1.  Canone di Locazione Concordato 3+2: La migliore soluzione è adeguare il contratto di locazione trasformandolo in uno a Canone Agevolato 3+2 con cedolare secca questa tipologia di contratto permette al proprietario di avere un abbattimento notevole della tassazione sia IRPEF sia sull’IMU, ad esempio su un canone annuo di 6000 euro il proprietario potrebbe recuperare circa 1200 euro tra IRPEF e IMU, queste somme potrebbero essere utilizzate a beneficio di una riduzione di 600 euro di canone annuo.
  2. Cambiare Casa: Se il contratto ha qualche anno sul mercato si trovano facilmente case in affitto similari a quella che hai in locazione ad un prezzo più basso. Puoi farlo presente al proprietario, comunicando che è tua facoltà risolvere il contratto derogando dai canonici 6 mesi di preavviso per gravi motivi economici, molto spesso i proprietari tendono a mantenersi i buoni inquilini e concedono una riduzione intorno al 10% piuttosto che trovare un nuovo inquilino e perdere diversi mesi di canoni.
  3. Evidenziare i difetti della Casa: Se la casa che hai in locazione presenta dei vizi imputabili al locatore, che consentano un godimento dell’immobile in modo ridotto o non adeguato, ad esempio muffa sulle pareti, impianti non funzionanti, puoi chiedere una riduzione del canone di locazione proporzionata all’entità del mancato godimento oppure risolvere il contratto senza rispettare il periodo di preavviso.

Sei un Proprietario o un Inquilino e vuoi una Consulenza Professionale e Personalizzata ?

Se vuoi una consulenza personalizzata per chiarire una situazione o trovare una soluzione al tuo problema immobiliare o se vuoi semplicemente sapere come si può registrare un accordo di riduzione dell’affitto o come rifare un contratto per renderlo più conveniente sia per l’inquilino e sia per il proprietario allora inviaci i tuoi dati e sarai ricontattato.

 

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8 thoughts on “3 Segreti per farsi ridurre il Canone di Affitto”

  • CATERINA TRESOLDI

    BUONGIORNO , LA MIA DOMANDA E’:
    AVENDO FIRMATO UN CONTRATTO DI LOCAZIONE X UNA SECONDA CASA AL MARE A RICCIONE IL GIORNO 14 FEBBRAIO 2020 CON SCADENZA 15 FEBBRAIO 2021 A CANONE MENSILE DI EURO 1.000,00 , AVENDO GIA’ VERSATO I RESTANTI MESI FINO AD OGGI MA NON AVENDO POTUTO USUFRUIRE DELL’IMMOBILE PER EMERGENZA SANITARIA E QUINDI NON POTENDO
    USCIRE DALLA MIA REGIONE LOMBARDIA X LEGGI NAZIONALI, VORREI CHIEDER AL PROPRIETARIO SE E’ POSSIBILE
    MAGARI ALLA SCADENZA DEL CONTRATTO DI ” ABBONARMI ” QUESTI MESI NON USUFRUITI MA PAGATI REGOLARMENTE.

    GRAZIE.

  • Emilio Corvino

    Salve, sicuramente è possibile chiedere una riduzione dell’affitto mensile oppure un allungamento gratuito del contratto, non è però obbligatorio per il proprietario accettare e potrebbe rifiutarsi. Le consiglio di inviare una comunicazione scritta motivando la richiesta di riduzione con sopraggiunte cause di forza maggiore.

  • Laura

    Salve, Sono Laura, abito in una villetta a schiera che è attaccata ad altre 4 identiche. Sono qui da cinque anni e mezzo con mio marito e nostro figlio di 4 anni. Al inizio abitavamo da soli, le altre erano vuote. Con il passare degli anni sono arrivati altri inquilini. Siamo venuti a sapere che tutti gli altri pagano 550 e non 600 come noi. Al rinnovo del contratto dopo quattro anni a noi ha fatto stesso contratto di 600 euro, dicendo che tutti pagano 600 euro. Io vorrei, visto che le case sono identiche pagare 550 come tutti. Come mi devo comportare, visto che il proprietario non vuole cambiare contratto? Anzi risponde pure male dicendo che lui può fare come le pare. Grazie in anticipo.

  • Emilio Corvino

    Salve purtroppo non è possibile ottenere per diritto la riduzione dell’affitto, il fatto che la stessa casa sia affittata ad un prezzo inferiore non basta affinché anche il suo canone venga diminuito. Quello che posso consigliarle è di variare la tipologia di contratto di locazione, ad esempio potreste adottare un contratto a canone concordato 3+2 dove il proprietario a fronte di vantaggio fiscale potrebbe ridurre il canone di locazione. Credo comunque che se il rapporto economico è stato sempre corretto e soddisfacente per il proprietario il timore che possiate andare via potrebbe farlo ragionare, perché perdere due o tre mesi per riaffittarla. Spero di esserle stato utile e se vuole può lasciare una valutazione a questo link: https://g.page/affitto-protetto/review?gm

  • barbara

    sono barbara ho affittato una casa ma per la fretta ed esigenze il propretario mi ha fatto entrare prima di finire i lavori dopo 15 gg mi ha stipulato il contratto universale il punto di discordia che lui nn ha mai finito i lavori interni io pago regolarmente affitto per una casa comunque malsana di circa 30mtq
    la bellezza di euro 500,00 mensili in questo momento e un anno ho mandato varie raccomandate ma senza riscontro il difetto e’ che lui gioca sui miei contratti a tempo indeterminato quindi per una agenzia nn e’ facile fidarsi nemmeno con referenze lavvocato mi dice che avendo firmato il contratto comunque lui ha tutte le ragioni ma io sto vivendo in una casa vergognosa con fili scoperti senza imposte di protezione riscaldamento poco funzionante muffa in ogni angolò sto cercando un altra abitazione posso avere il diritto di chedere danni alla mia persona?

  • Emilio Corvino

    Salve per legge lei ha la possibilità di chiedere la risoluzione del contratto anticipatamente senza rispettare i termini di preavviso oppure chiedere una riduzione del canone.

  • Luisa

    Buonasera,
    Siamo una famiglia di 4 persone io invalida al 100% e mio marito e mio figlio al 75% e ho una bimba di 4 anni.
    Abbiamo firmato un contratto d’affitto prima che venisse ristrutturato l’appartamento e con la premessa che l’immobile….un Residence…..fosse ristrutturato esternamente e sistemato invece sono 2 anni che il riscaldamento non funziona bene l’esterno dell’immobile oltre ad essere del tutto abbandonato è anche pericolante con pezzi di muro che si staccano e capitelli che stanno cadendo, il mio balcone è quasi inaccessibile perché cadono continuamente pezzi di intonaco.
    Il citofono non funziona e il cancello che doveva essere elettronico non si chiude è addirittura caduto il pezzo della serratura da 1 anno e nella proprietà entrano estranei e animali oltre a non dare nessuna sicurezza.
    Paghiamo 550 euro per vivere in un tugurio…..abbiamo chiesto di abbassare il compenso di affitto ,anche perche abbiamo controllato su OMI e allo stato attuale dell immobile e per il luogo dovremmo essere intorno ad euro 400 al mese.
    , ma non hanno accettato nonostante abbiamo motivato il tutto ma con una mail….cosa possiamo fare a riguardo? Grazie mille

  • Emilio Corvino

    Salve, se l’immobile è affetto da vizi che possano limitarne l’uso allora il conduttore può chiedere una riduzione dell’affitto o la risoluzione del contratto. Se una comunicazione amichevole non avesse successo può rivolgersi ad un legale che tramite un procedimento di conciliazione potrebbe raggiungere un accordo amichevole oppure in alternativa con un giudizio legale davanti al Giudice.

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